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IN MARCIA

Di giugno: su ’l meriggio. Afoso il vento
  S’alza di tratto in tratto e mozza il fiato.
  Sfila tra’ casolari il reggimento
  Da un nuvolo di polvere acciecato.

Gli zaini son di piombo, il passo è lento,
  Non ha l’arida gola il canto usato;
  Batte il sangue le tempie: in quel tormento
  Sin da l’alba su i colli han manovrato.

Da l’usciolino de ’l tugurio nero
  Guarda triste una vecchia, il capo scrolla,
  E del coscritto suo torna a ’l pensiero;

De ’l suo coscritto che tra mezzo a ’l grano
  Forse accasciato su l’ardente zolla,
  Còlto da ’l sole muor là giù lontano.

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