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PIOVE

ELLA s’è alzata tardi e da la camera
  Passa, cantando, in un salotto azzurro,
  Dove cinguettan de gli uccelli esotici
  E il fuoco langue in un gentil susurro.

Dio! che contrasto fra il suo nido tiepido
  È l’aspro inverno ch’ulula di fuori,
  Tra i smorti rami che a la pioggia tremano
  E i suoi vaselli di smaglianti fiori!


E pur quanta armonia v’ha nel poetico
  Mister che lega le più stranie cose:
  Velluto e cenci, chiara luce e tenebre,
  Fiocchi di neve e petali di rose!

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