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UN INNAMORATO

VENNE a prender comiato: egli partiva
  Più ridir non saprei per qual paese;
  Discorremmo, lui serio ed io giuliva,
  Io quasi impertinente, egli cortese.

Mi ricordò una gita a un lago in riva,
  L’ultimo ballo a l’ambasciata inglese;
  Accarezzò la mia levriera; e usciva
  A lenti passi, con le gote accese.

Tutt’a un tratto si volse e come un pazzo
  Ritornò indietro a stringermi la mano;
  Poi singhiozzando per le scale corse.

Io fissa stetti a lungo su ’l terrazzo,
  Mentre sparla là giù là giù lontano
  Quel core che m’amò: l’unico forse.

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