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IL ROSARIO DELLA NONNA

BIGOTTA no: lo spaventevol senso
  Me poco turba di future pene:
  Amo gli effluvi de le algose arene
  Più che il mistico odor de ’l sacro incenso.

E se de ’l vero il desiderio intenso
  Mi tragge fuor de le vulgari scene,
  Più che in chiesa su cime alte e serene
  Iddio mi parla il suo linguaggio immenso.

Pure da quando la mia santa è morta,
  Ho a ’l collo il suo rosario e una medaglia,
  Come altra dama un ricco vezzo porta.

Nè di ghigni il pietoso animo cura,
  Chè in questa de la vita aspra battaglia
  Con l’amuleto mio pugno secura.

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