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DALL’ALTO

CO’L suo braccio d’intorno a la cintura,
  Lenta salivo la campestre via,
  Mentre un fitto vapor su la pianura
  De la immensa città tutto imbrunìa.

E pensavo con lui: Qui la natura
  Con la sua dolce eterna poesia;
  La battaglia là giù de la ventura,
  Che il cuore attrista, se pur vinta sia! —

Risuona a un tratto un giovenil concento
  Di spensierate risa e d’argentine
  Voci, di dietro a l’orto d’un convento.

Sono educande, che quest’aria schietta
  Cresce ingenue: son povere bambine
  Che a trar ne’ lacci il savio mondo aspetta.

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