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Scienza.
Un ricordo. M'avevano insegnato a temere la folgore. Nel campo sterminato ero solo. Ed ecco, un lampo guizza: lo segue un lugubre boato.
Fuggo, guardando ai gran' roveri; inciampo; salto tra' solchi, tra' fossi, inzuppato di pioggia. Ecco la strada, e infine a lato i fili telegrafici, lo scampo!
Scampo? Il destino dentro i ragnateli aerei s'impiglia sì che i teli la morte scocca sui mortali a vuoto?
La scïenza così tesse i suoi veli su noi. Guardiamo: il cielo è breve e noto... Illusïon! Dietro è il Mistero immoto!
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