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San Giovanni.
Io nella notte della terra e in fondo a gli abissi dell'etere m'immersi, il cielo ingombro con grand'ala apersi lungi spingendo i limiti del mondo.
Le forme cui divine leggi infersi del mio spirito penetro e circondo: io nell'immensità punto errabondo di me riempio gli esseri universi...
Povero capo mio, come di piombo, grave, che affondi in un assiduo rombo pieni gli occhi dell'ombra interïore.
Oh riposare sovra un saldo petto, come, o Signore, un giorno il giovinetto apostolo dormì sopra il tuo cuore!
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