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Il Santo.
Pensava il Santo quant'è cosa acerba vivere. E non perchè la carne muore, ma perchè il vivo al vivo dà dolore. Ond'ei cessò di pascere pur l'erba.
E una voce gli sonò dentro: «Serba la pietà per la vita inferïore; ma da la tua, somma di vite e fiore, ne germogli una forma più superba.
Compiangi il mondo pur, ma più compiangi gli uomini, e torna a le lor case e addita le vie per cui si ascende nella vita.
Chè, mentre tu su l'erbe che ti mangi lagrimi, intorno ad un vitello d'oro i fratelli s'immolano fra loro!»
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