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L'uomo tragico.
— «Vuoi obliare? Dietro te gigante t'inquieta il passato. Oh non sognare, tu vorresti, andar naufrago nel mare dell'essere; non viver che l'istante!
Ebben, segui il tuo sol come le piante, chiudi le ciglia quando il sol dispare; fuggi gli umani, ama le cose ignare... Dormi. Ed ecco un liquore inebbrïante...»
— No! Ricordare! Io sono la memoria degli esseri che fui. E mi commove tutto l'eterno ad ogni batter d'ore.
Vivere, quanto l'Uomo: esser la storia, la coscïenza della Terra, e altrove portar me stesso e 'l ricordo e 'l dolore!
Universo.
Le forme.
Vaporava la Terra: abbrividenti profili alzava incontro ai soli occidui e caotiche forme negli assidui sforzi espelleva, esseri incerti, lenti.
A stento si scioglieano dai residui del limo
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