< Pagina:Cena - Homo.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Cena - Homo.djvu{{padleft:60|3|0]]
In memoria.
Senza speranza d’alcun paradiso
il morituro innanzi ad ogni cosa
della vita passava col sorriso
di chi guarda, vorrebbe ma non osa.
Non osava. Temendo una gelosa
rivale e da la vita già diviso
ascoltava il suo cuore, senza posa
precipitare il suo mortale avviso.
Procedeva tra noi, gladïatori
della vita, già vinto e già scïente,
dissimulando il suo certo destino.
Era di maggio, un lucido mattino.
Rideva ancor del suo riso dolente,
quando fu seppellito sotto i fiori.
— 50 — |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Cena - Homo.djvu{{padleft:60|3|0]]
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.