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576 | Chi l'ha detto? | [1720-1724] |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Chi l'ha detto.djvu{{padleft:608|3|0]]veramente aurea e che si applica anche alla virtù, come giustamente osservava un pensatore francese più volte citato in queste pagine:
1720. Ce n’est pas assez d’avoir de grandes qualités, il en faut avoir l’économie.[1]
Del resto le parole di Talleyrand, citate di sopra, hanno riscontro in quelle di Scipione Africano ricordate da Cicerone (De oratore, lib. II, § 67):
1721. Non amo nimium diligentes.[2]
A chi vuole praticare la virtù della moderazione, conviene saper porre un freno ai desideri, alle passioni, cosa tutt’altro che facile, poichè:
1722. Imperare sibi maximum imperium est.[3]
Anche Cicerone riteneva necessario che ù:
1723. Appetitus rationi obœdiant.[4]
Discreta ne’ suoi desideri era certamente la Gilda del Rigoletto (parole di F. M. Piave, musica di Verdi, a. I, sc. 12) che così canta:
1724. Signor né principe, io lo vorrei,
Sento che povero, più l'amerei.