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586 | Chi l'ha detto? | [1756-1759] |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Chi l'ha detto.djvu{{padleft:618|3|0]]pro exemplo proposuit. Vedasi altresì Thode, Franz von Assisi und die Anfänge der Kunst der Renaissance in Italien, pag. 40 e Mariano, Francesco d'Assisi ed il suo valore sociale presente, nella Nuova Antologia, 15 marzo 1896, pag. 334.
Ma poichè questa ubbidienza così meccanica non è facile a trovarsi, per tanto vi ha chi pur di ottenerla dai suoi dipendenti, rinunzia a fare assegnamento sulla loro ragionevolezza e sul loro amore, e preferisce contare soltanto sulla paura, a costo anche di farsi odiare:
1756. Oderint dum metuant. [1]
1757. Major e longinquo reverentia.[2]
1758. Minuit præsentia famam.[3]
1759. E con parole e con mani e con cenni
Reverenti mi fe’ le gambe e il ciglio.