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[1861-1862] | Le frasi storiche della Grande Guerra | 651 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Chi l'ha detto.djvu{{padleft:683|3|0]]garini, 31 maggio 1917, ma non saprei quale valore dare a quest’attribuzione. Altri mi assicura che lo scherzo è nato sui palcoscenici dei caffè-concerti, per opera di qualcuno dei nostri artisti di varietà che interpretano macchiette militari: ma anche su ciò non saprei dare informazioni precise.
A completare il discorso, non dovrei tacere dei neologismi della guerra, molti dei quali costituiscono vere frasi fatte. Ma pur troppo anche di quest’ultime, dovrei contentarmi di registrarle, poichè per loro ancor più che per le altre è difficile, e nel maggior numero dei casi impossibile, di risalire alle fonti. Dirò pure che la più gran parte di questi neologismi sono di origine francese (e qualcuno sarà registrato più avanti). Fra quelli d’indubbia origine nostra ricorderò le
1861. Radiose giornate di maggio.
da cui qualcuno (credo il pubblicista Bergeret, cioè Ettore Marrone) trasse l’ironico appellativo di radiosomaggista; e il
1862. Fronte interno.