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388 CAPITOLO XIX.

distolsero i due amici da quello ch'era il loro più grave pensiero, di provvedere cioè al loro avvenire, di sapere dove avrebbero fissato la loro stabile dimora. Il Ranieri desiderava di poter seguitare a vivere libero e indipendente, fuori di casa ; ma, fino dal gen- naio del 1831 essendo stato concesso agli esuli il ri- torno, era stato richiamato a Napoli dal padre suo. (/hiese ed ottenne di rimaner fuori ancora per qual- che tempo : ad ogni modo era risoluto di non tornare senza avere la certezza che gli sarebbe permesso di riuscire. Di lì a poco il padre, revocando il permesso datogli, lo richiamò di nuovo ; e, per obbligarlo al ri- torno, gli sospese gli assegni. Restava però al Ra- nieri una credenziale fornitagli dalla madre per tutti i banchieri d'Europa, della quale egli aveva fino allora usato raramente. Il bisogno lo costrinse a farne uso più spesso, di che i suoi concepirono, dice egli, do- lorosi, ma non ingiusti sospetti.' Naturalmente le cose non potevano durare a lungo così ; ed il Ranieri si trovava costretto, per accomo- dare le cose sue, a tornare a Napoli. Se non ci aveva più la madre che lo adorava; e se il padre si mo- strava un po' duro con lui (egli non lo nomina mai), ci aveva pure dei parenti e degli amici, che gli vole- vano bene, e lo avrebbero aiutato e consigliato. Per- tanto si risolvo di andare, ma senza fretta; e pur facendo da infermiere all'amico, non dimenticava l'amore suo per la Pelzet. Giacomo intanto che, dopo l'ultima malattia di Roma, stava passabilmente, ma era sempre nella quasi impo88Ìbiliti\ di lavorare, volle pur fare un altro toii- tativo di guadagno; riprese il progetto, formato prinwi della sua partenza per Roma, di un giornale settima- nale, pel quale, prendendo a suo carico tutta la com- pilaziouc, avrebbe ricevuto dall'editore cinqnanta fran-

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