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GLI ULTIMI SCRITTI E LA MOfiTK. 471
leopardiani fossero dati subito alla Biblioteca napole- tana, e purché si facesse, in occasione del centenario, la pubblicazione di quelli che venissero designati da una Commissione a ciò eletta. 11 Ministro della istruzione, accettata la rinunzia che il conte Leopardi fece allo Stato dei suoi diritti, con decreto 23 agosto 1897 dichiarò di pubblica uti- lità la pubblicazione dei manoscritti, e autorizzò la espropriazione dei diritti spettanti ai terzi sui ma- noscritti medesimi. Poco appresso nominò la Com- missione che doveva esaminarli ; la quale stabilì che si pubblicasse intero il manoscritto dello Zibaldone, e si raccogliessero poi in un volume altri scritti minori. Nel mese di giugno 1898, quando si celebrava il centenario leopardiano, fu pubblicato, pei tipi dei Successori Le Mounier, il primo volume dello Zibal- done con un proemio di Giosuè Carducci ; e nel corso dei due anni successivi ne fu compiuta la pubblica- zione, la quale occupa ben sette volumi. Ora è in corso di stampa il volume degli scritti minori, col quale rimarrà compiuta la raccolta delle opere di Giacomo Leopardi. Questa raccolta, dai tre smilzi volumi pubblicati dal Ranieri, è ora salita ad una ventina. In quei tre smilzi volumi e nell'epistolario è la figura dello scrit- tore e dell'uomo, quale mi s'impresse fortemente nell'animo fino dagli anni della mia giovinezza ; negli altri è la storia della operosità intellettuale dello scrittore, cioè la spiegazione del modo come egli venne formandosi e dimostrandosi erudito, poeta, pen- satore, artista. Narrare questa storia con l'intendimento di deli- neare quella figura non era certo agevole impresa ; e tuttavia l'ho tentata.