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136 | INFERNO. — Canto III. Verso 133 a 180 |
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Tremò sì forte, che dello spavento
La mente di sudore ancor mi bagna.
La terra lagrimosa diede vento,
Che balenò una luce vermiglia,
La qual mi vinse ciascun sentimento: 135
E caddi, come l'uom cui sonno piglia.
Nota. Le parole di richiamo alla Chiosa al v. 70 che sembrano del testo di Dante non vi si trovano e quelle che i mss. lanei hanno
a richiamo in capo di linea non sono desse. È noto che Dante scrisse innanzi tutto l' Inferno, e che ne dava fuori brani, i quali
poi, come ho detto nella Prefazione, mutava e rimutava nelle vocie ne’ versi onde sono le tante varianti che fanno disperare i filologi.
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