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INFERNO. — Canto V. Verso 61 a 65 155

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L’altra è Colei, che s’ancise amorosa,
  E ruppe fede al cener di Sicheo;
  Poi è Cleopatràs lussuriosa.
Elena vidi, per cui tanto reo
  Tempo si volse, e vidi il grande Achille, 65



Quarto che la detta istituzione fu contra la legge umana; la legge umana dee dirizzare lo uomo in felicitade, che è scienzia ed ovramento di virtude. Quella di Semiramis dirizzava l’uomo a bestialitade ed a vizio.

Quinto che la detta istituzione era contra la legge divina, imperciocché ella è contra quel precetto che dice: non mæcaberis.

V. 61. Questa fu Dido reina di Cartagine e fu moglie di Sicheo. Or morto questo Sicheo, sicom’era usanza de’ pagani ella fe’ardere lo corpo suo, e mettere la cenere in uno vaso e sopra questo vaso giurò e fece sacramento di mantenerli castitade, e continuo lo tenea sotto lo capo del suo letto. Or in processo di tempo ella giacque con Enea e tennelo per forza più tempo. Costui li stava a invito: e secretamente fuggì da essa e fuori di sue contrade. Questa Dido veggendo che Enea era fuggito si mise una spada per lo petto e si uccise. Or, sicome appare nel testo, ella per lussuriare ruppe fede al cenere di Sicheo, sopra il quale ella giurò, com’è detto. 63. Questa Cleopatra fu figliuola del re d’Egitto ed era oltremodo lussuriosa; per lo quale vizio Tolommeo suo fratello re di Egitto la tenea in carcere. Ora in processo di tempo avuto Cesare vittoria di Pompeo volle andare in Egitto, trovò costei carcerata, trassela fuori, e giacque con essa; poi la diede per mogliera a uno suo parente Marco Antonio, lo quale poi fu morto per Ottaviano Augusto. Questa Cleopatra udito della morte del marito se mise nuda in fra due serpenti e da essi fu morta. 64. Questa Elena fu una bellissima donna, ed era mogliera di Menelao grande e possente in tra i Greci. Paris figliuolo di Priamo re di Troia essendo andato in Grecia, vide questa donna e innamorò di lei ed ella di lui. Trattò secretamente d’averla e si la furò al marito e menolla a Troia; per la quale cagione li Greci irati di tale oltraggio, feceno oste a Troia, e infine la distrussero, e però dice Dante: per cui tanto reo Tempo si volse, cioè per lo assedio di Troia, che fu molto. 65. Questo Achille fue figliuolo di Peleo e di Thete dea marina. Or essendo ello giovane al tempo dello assedio di Troia e morto il padre, questa Thete sua madre previde che ello dovea esser morto in lo assedio di Troia, pensò di volere schifarli tal morte in questo modo, che ella lo vestì in abito di femina, e mandollo all’isola di Licomede re, cioè a Schiro. E mandò pregando lo detto re che dovesse salvare e guardare questo suo figliuolo si come facea Deidamia sua figliuola, la quale lo detto re tenea in uno palagio con molte fanciulle e serventi. Lo detto re avendo ricevuto lo prego,

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