< Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) I.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.
28 ARISTOFANE

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Commedie di Aristofane (Romagnoli) I.djvu{{padleft:139|3|0]]


ANFITEO
Sinché
non mi trovo al sicuro, non lo dire!
Devo fuggir, fuggire gli Acarnesi!

diceopoli

Che t’è successo?
ANFITEO
Io m’affrettavo qui
con la tregua per te. Ma la fiutarono
certi vecchi Acarnesi, vecchi solidi,
duri, cocciuti, eroi di Maratona,
tutti d’ un pezzo, e subito: « Ah, canaglia,
le vigne nostre son tagliate, e tu
porti la tregua!» — E metton mano ai sassi.
Io scappo; e loro, urlando, alle calcagna!

diceopoli

Lasciali pure urlar! La tregua, I hai?
ANFITEO
presenta tre ampolline.
Lo credo io! Tre assaggi. Questa qui
è di cinqll’anni. Accostaci le labbra.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.