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32 | ARISTOFANE |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Commedie di Aristofane (Romagnoli) I.djvu{{padleft:143|3|0]]
di carbone sul dorso — seguir Faillo al corso,
non mi saria sfuggito, l’uom con la tregua, né
trovato avria si facile scampo nell’agii pié.
Simulano di nuovo un’affannosa ricerca.
, CORIFEO
Anlistroje
Ora invece che ho la ruggine negli stinchi, e del vegliardo
Lacratide, mio compagno, il ginocchio è reso tardo,
or s’invola. Ma inseguiamolo: mai sarà che di beffarne
diasi vanto: di beffare, benché vecchi, quei d’Acarne,
coro
riaggruppandosi intorno al corifeo
chi a patti col nemico venne. Zeus padre e Dei,
contro cui truce addoppio guerra, pe’ campi miei.
Ma come intorno a remo — fune, ci avvingheremo
addosso a lui, serrati, tormentosi, molesti,
sicché le care vigne mai più non ci calpesti.
corifeo
Ma cercarlo ci conviene — dalla parte di Pailene,
e inseguirlo in ogni strada — finché in mano egli ci cada,
ché giammai di farne strazio — con le pietre sarò sazio.
diceopoli
di dentro
Silenzio, silenzio!