< Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) I.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.
38 ARISTOFANE

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Commedie di Aristofane (Romagnoli) I.djvu{{padleft:149|3|0]]



diceopoli

I Laconi, o dolci amici, via, lasciateli da parte,
e sentite la mia tregua, se la seppi far con arte.

coro

Ma che arte, quando a patti sei venuto con le genti
che non sanno rispettare fede, aitar, né giuramenti!

diceopoli

Coi Laconi ce l’abbiamo troppo! Ed essi, lo so bene,
non han poi tutta la colpa, se noi siamo in tanti pene!

coro

Non l’han tutta, o malfattore? Queste cose spiattellarmi
chiare e tonde ardisci in faccia? Come vuoi ch’io ti risparmi?

diceopoli

Non l’han tutta, non l’han tutta! Se vi parlo, vi dimostro
ch’essi pure hanno patito, che in gran parte il torto è nostro!

coro

Detto orribile, e che il cuore mi sconvolge! Temerario
sarai si che la difesa prenderai dell’avversario?

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.