< Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) I.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
GLI ACARNESI | 113 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Commedie di Aristofane (Romagnoli) I.djvu{{padleft:224|3|0]]
lamaco
Io prendo e porto da me stesso il sacco.
diceopoli
Io m’infilo il mantello e vado a pranzo.
lamaco
Prendi lo scudo, adesso, ed incamminati!
S’avviano.
Nevica. — Brrr! È aria di tempesta!
diceopoli
Tu prendi il pranzo! £ aria di bagordi!
coro
Al campo andate con alma lieta.
Quant’è diversa la vostra mèta!
Quegli, d’un serto cinto, cioncare;
tu far, tra il gelo, la sentinella;
lui dormicchiare
accanto ad una vaga donzella
che gli avrà cura di quell’affare.
Durante questo canto del coro i personaggi escono dalla sceni.
Aristofane - Commedie. 1 - 8.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.