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I CAVALIERI | 153 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Commedie di Aristofane (Romagnoli) I.djvu{{padleft:264|3|0]]
E 1 oracolo pizio ed i responsi
sono anch’essi d’accordo. Oh via, coronati,
liba a Balordo, e fa’ fronte a quell’uomo!.
salsicciaio
E poi chi avrò per alleato? 1 ricchi
lo temono, la gente poveretta
se la fa sotto!
servo a
Ma ci son mille uomini
da bene, i Cavalieri, che lo aborrono,
e ti daranno aiuto; e i cittadini
come si deve; [ed ogni spettatore
ch’abbia giudizio; ed io con essi; e un Dio
man forte ti darà! Niente paura!
Tanto non c’è l’effìgie sua! Nessuno
dei mascherai non l’ha voluta fare,
per paura. Ma già, lo riconoscono
ad ogni modo: eh, non è grullo, il pubblico!
salsicciaio
guardando verso la pàrodos.
Povero me, vien fuori il Paflagone!
paflagone
irrompe sulla scena, e urla
No, pei dodici Numi, non v’andrà
liscia! È un bel pezzo che tramate contro