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166 | ARISTOFANE |
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paflagone
Con un ( piòlo — t’inchiodo al suolo!
salsicciaio
Della tua ciccia — ne fo salsiccia!
paflagone
Le sopracciglia ti strapperò!
salsicciaio
Il gozzo pieno ti segherò!
servo a
Si! Poi cacciamogli, per Giove, ad uso
dei bravi cuochi, fuori la lingua,
un pai ficchiamogli nel gorgozzul:
si che, mentr’egli col becco schiuso
sta, da brav omo, ben si distingua
se panicato fosse.... nel cui!
a... /,, CORO
Antistroje A
C’è qualcosa in Atene che arde più del fuoco,
ch’è più sfrontato della sfrontatezza!
Né si trattava di cosa da poco!
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