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I CAVALIERI | 201 |
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paflagone
uscendo dai gangheri.
Ah, con che buffonate mi tartassi, birbone!
salsicciaio
Che a buffonate vincerti dovessi, la Dea volle!
paflagone
a Popolo.
Ma non la spunti! Io voglio che tu, stando in panciolle,
possa sorbire, o Popolo, un catino di paghe!
salsicciaio
offrendogli un’ampollina.
Ed io, perché tu possa ungerti ben le piaghe
degli stinchi, un vasetto ti regalo d’ unguento!
paflagone
Ti strappo, a farti giovine, ogni pelo d’ argento!
salsicciaio
To’ un codino di lepre, netta gli occhiuzzi belli!
paflagone
Quando ti smocci, néttati, Popol, sui miei capelli!
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