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218 | ARISTOFANE |
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salsicciaio
L’ ho avuto io pure; e ho visto la Diva in persona, che usciva
fuor dalla tocca; e stava la nottola a lei su le spalle.
Sulla tua fronte, poi, l’ho vista versar da un’ampolla
ambrosia; e su la sua puzzolente un intingolo d’aglio.
popolo
pieno d’entusiasmo.
Evviva, evviva!
Chi la sapeva più lunga di Glànide?
AI salsicciaio.
Adesso a te m’affido corpo ed anima,
ché mi sii pedagogo e mi rièduchi.
paflagone
Un momento, di grazia! Aspetta, ed io
ti passo tutti i giorni orzo per vitto!
popolo
Non vo’ saperne, d’orzo: troppe volte
tu con Tufàne mi ci avete preso!
paflagone
Ti do farina bella e macinata!
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