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PREFAZIONE LXIX

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I suoi attacchi personali non la cedevano, per virulenza, a qufelli di Cratino. Ne possiamo intrecciar tuttora
una pungente collana:
31
Presso il Pattòlo a campo fu Lisandro’,
e il peggior fra i soldati si mostrò.
48
Generale Aristarco! Ahimè, che cruccio!
207
Siracosio somiglia, allor ch’ei parla,
ai cagnolini sopra i muri. Sale
sulla bigoncia, corre in giro, e abbaia.
209
O di riffe o di raffe. Aminia deve
scontarla. Un villanzon suo pari, starsene
dal profumiere!
215
Ogni uom correva li— come ci fosse
stata la moglie di Licone.

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