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LE NUVOLE 107

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corifeo

Vi direm che bazza ai giudici toccherà, se al nostro Coro
si compiaccion, com’è giusto, accordar 1 appoggio loro.
Punto primo, se vorrete dissodare i campi, a voi
pria che a ogni altro noi la pioggia manderemo; e agli altri, poi.
Delle viti, d’ogni vostra piantagione avrem poi cura,
affinché non le distruggano troppa piova, troppa arsura.
Se all’opposto alcun mortale noi, divine, non rispetta,
vuol sapere che servizio gli faremo? Dia qui retta!
Già né uva più raccogliere mai potrà, né altri frutti
dal podere: ché ogni vite, ogni ulivo, come butti,
stroncheremo: certe frombole possediamo bene acconce!
Quando impasta dei mattoni, manderemo acqua a bigonce;
sotto scariche di grandine le sue tegole andran rotte;
e se sposa, egli, un parente, un amico, tutta notte
pioverem: si che piuttosto ei vorrebbe in pieno Egitto
ritrovarsi, anziché avere calpestato il buon diritto!

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