< Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) II.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
I CALABRONI | 149 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Commedie di Aristofane (Romagnoli) II.djvu{{padleft:152|3|0]]
PROLOGO
In fondo, la casa di Filocleone. a fianco della quale si vede una statua
di Lieo, l’eroe che presiedeva alla vita dei tribunali, circondata da una
siepe. Davanti alla porta, Rosso, seduto in terra, si sta appisolando.
Sull’altana dorme, sdraiato. Schifacleone. Da un angolo del muro sbuca
sosia
Ehi, che fai, Rosso, poveraccio?
ROSSO
scuotendosi.
Monto
la guardia! Cerco d’ammazzare il tempo!
sosia
Hai qualche vecchio conto da saldare
alle tue coste? Sai che bestia è quella
che custodiamo?
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.