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I CALABRONI 199

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ti san mettere in mezzo. Dalla Sardegna al Ponto,
tante città, comandi! Ma tranne le paghette
che tiri a fare il giudice, non ne ricavi un ette! ’
E te le stillati, pure queste, sempre a miccino,
con un bioccolo, come l’olio in un lumicino,
tanto per farti vivere! Pitocco ti si brama!
E ciò, se vuoi saperlo, perché di chi ti sfama
tu obbedisca alla voce; e quando ti s’aizza
contro qualche nemico, pien di selvaggia stizza
tu gli sia sopra! E facile, se dicessero a buono,
sarebbe mantenere la plebe! Mille sono
le città tributarie. Ove a ciascuna d’esse
qualcuno di nutrire venti uomini imponesse,
ventimila potrebbero campar dei cittadini,
cinti di fiori, a lepri, giuncate, latticini:
premio di Maratona ben degno! E andate adesso,
pitocchi alla ribruscola, a chi vi paga appresso!

filocleone

Che provo, ahimè! La mano par che un torpore invada,
già il cor s’intenerisce, già mi sfugge la spada...

schifacleone

Se poi vedon le brutte, c’è l’Eubea bella e presta
per voialtri: cinquanta moggia di grano a testa!
Ma poi ne avesti cinque soli; e a quartucci; e d orzo;
e provar che non eri straniero, fu uno sforzo!

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