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214 ARISTOFANE

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che il popolo te più
caro che a questi tomi a cui pur florida
sorride gioventù.
Io Pèan, io Peàn!
Sosia esce con due uomini camuffati da cani. L’accusatore dovrà
in qualche particolare far pensare a Cleone, l’accusato a Lachete.

schifacleone

Entri, se ancora è fuori, qualche giudice:
ché poi. quando si pèrora, nessuno
potrà passare.

filocleone

Chi è l’imputato?

schifacleone

Eccolo qui!

filocleone

Non glie la sfanga, questo!

schifacleone

Oh sentite l’accusa, adesso. Cane
cidatenéo, dà querela per danni
a Sgraffigna d’Awenta, che da sé
solo, ha ingollato un cacio di Sicilia.
Pena: la gogna di legno di fico!

filocleone

Vuoi essere cicuta, se si pizzica
altro che fichi!

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