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I CALABRONI | 219 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Commedie di Aristofane (Romagnoli) II.djvu{{padleft:222|3|0]]
schifacleone
Macché! Gli avviene, pare a me, lo stesso
come quando Tucidide tu tratto
in giudizio: gli prese un accidente
all’improvviso, sulla lingua!
Dà un calcio a Sgraffigna.
Lèvamiti
dai piedi! La fo io, la tua difesa!
Vólto a Filocleone.
Ben ardua cosa è, giudici, difendere
dalla calunnia un cane; e pure io parlo.
Ché valoroso è questo, e i lupi msegue.
filocleone
Devi dire ch’è ladro e che congiura!
schifacleone
No, no: fra i cani d’oggi è il più valente,
e molte greggi sa, perdio, guardare!
filocleone
E a che mi giova, quando ingozza il cacio?
schifacleone
A che? Pugna per te. fa guardia all’uscio,
e in tutto il resto è bravo. E tu perdona,
s’egli ha rubato. Mica sa la musica!