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248 ARISTOFANE

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filocleone

entra( barcollando, puntellandosi a una ragazza flautista.
Lo seguono vari convitati in atto minaccioso: il vecchio
squassa contro loro una fiaccola.
Levatevi davanti!
Via! Qualcuno di quelli che mi seguono,
ne vuol fare, dei pianti!
Pezzi di briganti,
ve n’andate in quel posto?
Se no con questa fiaccola
di voi faccio un arrosto!
UNO DEI CONVITATI
Fa’ pure il giovanotto; ma domani
ce la dovrai pagare, a quanti siamo!
In frotta, ci verremo, a querelarti!

filocleone

Ah, ah!
Darmi querela! Senti che anticaglia!
Il solo nome adesso mi travaglia
di processo, lo credi?
Urrà, urrà!
Ora si, me la spasso! E l’urne al diavolo!
Ad uno dei convitati.
Tu vattene di qua.
Dov’è un giudice? — Lèvati dai piedi!
I convitati se ne vanno infuriati.

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