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62 ARISTOFANE

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Commedie di Aristofane (Romagnoli) II.djvu{{padleft:65|3|0]]mentre a fatti, e non a chiacchiere lei servigio ognor vi rese. Già una draijima almen di fiaccola risparmiar vi fa ogni mese. Come 4>ce questo o quello, nell’uscire, mentre imbruna? « Non comprar, bimbo, la fiaccola: ve’, che bel chiaro di luna! » E vi fa, dice, tant’altro bene. E voi, che imbroglio fate, che su e giù, senz’alcun ordine, confondete le giornate? E poi, quando a denti asciutti se ne tornano gli Dei dai festini a casa loro, se la pigliano con lei, che le feste non trovarono computate nel lunario. Così voi, quando si devono offrir vittime, al contrario giudicate, torturate. Quando in cielo ci s’abbruna per Sarpèdone, per Mènnone, noi Celesti, e si digiuna, voi trincate e sghignazzate. E noialtri, per protesta, quando membro alle Amfiziònie andò Iperbol, dalla testa gli strappammo la corona. E così l’avrà capita, che conviene sulla luna regolar la propria vita!

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