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CORANO,
inale nè per voi, nò per essi s'entrano in altro ore senza chieder nern*«wr quando andate a visitarvi l'un l'altro. Cosi Ilio vi spiega i suoi seeni Dim que egli è sapiente o savio. B ' 88. Quando i vostri figli saranno munti all'età della pubertà, dovranno a qualunque ora chiedere il permesso di entrare, come l'han chiesto onci ch’p- sapiente”1* ^ ^UeStetà pria d‘ loro* Cos* ^'° v' sP'eSa ' suoi segni. Dunque è 89. Le donne che non fanno più figli, e che non sperano di potersi più rimaritare , possono senz'inconveniente deporre le loro vesti, tuttavia senza mostrare i loro ornamenti; ma se se n'astengono sarà meglio per esse. Dio sente e sa tutto. (!0. Non sarà delitto per un cieco, uno zoppo ed un malato, di mangiare alla vostra tavola, no per voi, se fate i vostri pasti nelle case vostre, in quelle di vostro padre, o madre, o de vostri fratelli, o de’vostri zii e zio paterni e materni, nelle case di cui avete le chiavi, in quelle dei vostri amici. Non v’è alcun inconveniente per voi di mangiare in comune, o solo (1). Gl. Quando entrate in una casa, salutatevi scambievolmente (2). au<niran- doyi per Dio una buona e felice salute. Cosi Dio vi spieira i suoi semii allin- chè li comprendiate. 62.1 veri credenti sono quei che credono a Dio, ed al suo apostolo, che, imtlflrt ei l'iiinifuniin «In in rmi> /timLUn ..IV...... <1! :» . .. _ ... " aliare, tu lacooruerai a cm ti piacer poich'è indulgente, e misericordioso. 63. Non chiamate l'apostolo con quella familiarità con cui vi chiamate fra voi. Dio conosce quei che si ritirano dalla riunione in segreto, nascondendosi gli uni dietro gli altri. Quei che disobbediscono ai suoi ordini temano una disgrazia, o il gastigo terribile. 61. Tutto ciò eh è ne’cieli e sulla terra non appartiene forse a Dio? Ei conosce lo stato in cui siete. Un giorno gli uomini saranno condotti dinanzi a lui, ed egli ricorderà le vostre opere, giacché conosce tutto. CAPITOLO XXV. ALFORKAN (3). llolo nlla Meccn. — 77 Versetti. 1. Benedetto sia colui che ba mandato dal cielo la distinzione al suo servo, allinchè avverta gli uomini. 2. Il regno de'cieli, e della terra gli appartiene; egli non ha figli, non ha socj al suo regno; ha creato ogni cosa, e per decreto eterno ha fissato i loro destini. (I) Questo versetto rimprovera i musulmani degli scrupoli fondati sopra alcuni usi superstiziosi presso nli arabi; per esempio, l'uso ili non ammettere alla tavola i zoppi, o ciechi, e di non mangiare in casa altrui; altri, al contrario, si facevano scrupolo di mangiar soli. (2| Quegli che entra, o quegli che riceve. (3) Alforkan (distinzione) è uno de'nomi del Corano. Vedi noia I cap. I.