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RANO,
Ilio, poiché colui clic è riconoscente lo è per suo proprio bene. Colui dm ■ ingrato, ( lo é a suo proprio danno). Dio è ricco, e pieno di gloria 0 12. Lokman disse un giorno a suo Aglio (I) per ammonirlo :Figlio mio' non associare a Din altre diviniti, giacché l'idolatria è una malvagità enorme 13. Abbiamo raccomandato all'uomo suo padre, e sua madre- la madre lo porta nel ventre, e sollre pena sopra pena, ne lo slatta che a capò di due anni Sii riconoscente verso di me, e verso i tuoi parenti. Tutto Unisce a me li. Se t'inducono ad associarmi ciò che tu non sai, non obbedire-, comportati verso di loro politamente in questo mondo. e segui il sentiere di ehi riviene a me (2). Voi ritornerete tutti a me, ed io vi ricorderò ciò che avete fatlo. 18. Figlio miol Ciò che non avrebbe il poso d'un grano di senapa, ancorché fosse nascoso in un sasso, o in cielo, od in terra, sarà da Dio mostrato al pubblico; poiché é penetrante, ed istrutto di tutto. 1(5. Figlio mio! osserva la preghiera, invita (gli uomini) alle buone azioni allontanali dalle cattive, e sopporta con pazienza i mali che possono arrivarti Questa risoluzione è indispensabile in ogni cosa. 17. Non torcere la bocca per disprezzo degli nomini; il tuo andamento non sia orgoglioso ; poiché Dio non ama l'uomo presuntuoso, ed ambizioso. 18. Modera il tuo passo (3) e abbassa la voce, giacché la più dispiacente delle voci è quella dell'asino. 19. Non vedete forse che Dio vi ha sottomesso tutto ciò di'è ne’cieli, e sulla terra? Ha versato su voi i suoi benellzj visibili, ed occulti. Vi sono degli uomini che questionano di Dio, senza scienza, senza guida, senza libro moni-io ad illuminarli. 20. Allorché si dice loro : Seguite quel che Dio vi ha mandato dall’alto, dicono : Seguiremo piuttosto ciò ch’abbiamo trovato de'iiostri padri. F. se Satana gli invita al supplizio della brace ardente ? queU'ullima. Dn'altra Indizione conservata presso i poeti, ci dice che Dio gli aveva accordata l’età di sette falchi l'uno dopo l'altro, ciò che lo porterebbe a .'>00 anni. Quei che lo fanno contemporaneo di Davidde aggiungono che Lokman, vedendo Davidde lavorare ad una gouna di maglia \ ved. cap. 21, vers. 80, e cap. 51, vers. 10,) volle domandargli come faceva, ma che fedele al suo spirito di saviezza, si tacque, ed a forza d'attenzione comprese che Dio rendeva il ferro llessibile come la cera nelle mani di Davidde. Tutti quesli dettagli de'quali sarebbe inutile voler ricercare l'origine, e l’autenticità fanno di Lokman un modello di discretezza, di riservatezza, e d'amabilità, ciò che viene confermalo da questo passo del Corano. Si sii ch’esiste in arabo una raccolta di favole, che porla il nome ili Lokman il Savio. L’analogia che si osserva fra i soggetti di queste làvole, e quelle di Esono, farebbe persuadere dell'identità dei due personaggi. In apjioggio di quesla intesi verrebbe la caratteristica di Lokman ri|N>rlata dagli scrittori orientali. Dicono ch’egli era un negro del paese de'negri d'Egitto, e schiavo; secondo altri era falegname, sarto, calzolajo, pastore; ed abbiamo già dello ch'era un giureconsulto ordinario e rozzo, con grosse labbra. Un giorno che qualcuno lo guardava con disprezzo per il suo colore, e per le labbra, egli risjiose che il suo viso era negro, ma che il suo cuore era bianco (puro) e che le sue grosse labbra distillavano parole sottili. Gli si attribuisce ancora di aver recato delle lingue quando gli si domandava cosa v’era di meglio al mondo, e similmente delle lingue (piando gli si domandava cosa Vera di peggio. Si vuole infine nel nome di suo liglio Auaam vedere Limo liglio di Esopo. Ma senza arrestarci sul valore di quesli dettagli, chiameremo soltanto l'attenzione del lettore sulla maniera con cui Maometto cerca ad impadronirei di tutti i nomi celebri che al suo tempo erano in voga presso gli arabi, e mette nella bocca di quesli personaggi la sua dottrina. (1) Il di cui nome era Anaam come abbiamo veduto nella nota precedente. ,21 Rivenire a Dio significa pentirsi. ">) Non bisogna camminare troppo presto, né troppi piano.