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CAPITOLO XXXVII. 220
103. li quando si furono abbandonati ambidue alla volontà di Dio. ech’A- bramo l'ebbe già disteso colla faccia contro la terra, tot. Gli gridammo : 0 Abramo ! 105. Tu hai creduto alla tua visione , ed ecco come ricompensiaifto i virtuosi. 100. Certamente, era una prova decisiva. 107. Ricomprammo (suo figlio) con una vittima generosa (1). ‘ • 108. Lasciammo sussistere per lui fino alla posterità remota le seguenti parole : 109. La pace sia con Abramo ! I IO. Cosi noi ricompensiamo i virtuosi. 111. Egli è nostro servo fedele. 112. Gli annunziammo un profeta in Isacco il giusto. 113. Prodigammo la nostra benedizione sopra Abramo, e sopra Isacco. Fra i loro discendenti v’è chi è giusto, e chi è iniquo verso se stesso. 114. Abbiam colmato di benefizj Mosè , ed Aronne. 115. L'abbiam liberati ambedue, insiem al lor popolo, da una gran miseria. 110. Li abbiam ajutati, e furono i più forti. 117. Abbiam dato ad ambedue ( Mosè ed Aronne) il Libro chiaro. 118. E li abbiam diretti nel sentiero dritto. 119. E lasciammo sussistere per essi lino alla posterità più remota queste parole : 120. La pace sia con Mosè ed Aronne! 121. Cosi ricompensiamo i virtuosi. 122. Erano ambidue nostri servi fedeli. 123. Ella anche era nostro apostolo. 124. Quando disse al suo popolo : Non temerete? Adorerete Baal, ed abbandonerete il più abile de’creatori ? 125. Cosi noi ricompensiamo i virtuosi. 120. Egli era nostro servo fedele. 127. Loth pure fu uno de'nostri apostoli. 128. Quegli che noi salvammo con tutta la sua famiglia. 129. Ad eccezione della vecchia ch'era rimasta in dietro. 130. Esterminammo gli altri. 131. Voi passate vicino alle loro case, la mattina, 132. E la notte; non rillettete? 133. E Gionata ancora fu nostr'apostolo. 134. Si ritirò sopra una barca carica. 135. Fu tirato a sorte, e fu condannato (ad esser gittato in mare). 130. Il pesce l'inghiottl; egli era incorso nel nostro biasimo. 137. E se non avesse celebrate le nostre lodi, 138. Sarebbe rimasto nelle viscere del pesce fin’al giorno in cui gli uomini saranno risuscitati. I) Secondo i musulmani, non è Isacco clic doveva essere sagrificato, ò Ismaele. Appoggiano questa versione sulle parole di Maometto, die suoleva dire che, fra i suoi antenati, ve ne furono due che dovevano esser sacrificati a Dio, l'uno Ismaele da cui protendea discendere, l'altro suo padre Abdallah. Abaol Mottalib, nonnodi Maometto, domandava a Dio di scuoprirgli l’antica sorgente di Zemzem (alla Mecca) e di dargli dieci tìgli, e lece voto di offrirlo in sacrifizio a Dio. Le sue preci furono esaudite, e unode'dieci figli, Abdallah padre di Maometto, fu ricomprato col sagrifizio di cento cammelli. D’allora in poi il prezzo del sangue umano fu valutalo a cerilo cammelli. 230 II,