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IL CORANO,

è ifpo^effi!UilrsTvioUÌjlÌmU g“ appa,?ene tant0 n8'«Wi «ho sulla terra; « GAP!T0LO LXVl. AI.AIIKAF (I). Dalo alla Mecca. — 33 VersclLi. In nome ili Dio clemente e misericordioso.

  • . //. M. Il Corano è stato mandato da Dio, il Possente, il Savio

2. Noi abbiamo creato i cieli, e la terra, c tutto ciò cho è nello spazio eha l separa, con una creazione vera, e per un tempo determinato ; ma gl'infedeli s allontanano per non ascoltare gli avvertimenti. ° 3. Di’loro : Che ve ne pare ? Mostratemi ciò clic i Dii invocati da voi hanno creato sulla terra. Hanno essi la loro parte in cielo? Recatemi, se siete ver- dici, un libro rivelatojpnma di questo (Corano), o solo alcune traccie della scienza (rivelazione divina) che lo provino. i. Evvi mai un essere più smarrito di colui che invoca nel tempo istesso 1>io, ed una diviniti che non gli risponderà parola lino al giorno della resurrezione ? Si e che questi Dii non fanno attenzione a simile invocazione. Quando gli uomini saranno ragunati (per essere giudicati), questi Dii saranno i loro nemici. e si mostreranno ingrati. 6. Se si rileggono agl’infedeli i nostri versetti chiari (miracoli evidenti ). e«si dicono che <ll|esta verità venuta fra loro è una magia verilieata. /. Diranno : E lui (Maometto) che l'Iia inventato (il Corano); di'loro : Se sono io che I ho inventato lato clic io non ottenga niènte da Dio. Ma Dio s-t meglio ciò cho ne dite. Mi basta d'aveiio per testimonio fra me e voi. Eeli è indulgente, e misericordioso. "® 8. Di' : Io non sono il solo apostolo che sia esistito, e non so ciò cho Dio larà con me, nè ciò elio fari) con voi; io non seguo che ciò che m'è stato rivelato, io non sono che un apostolo incaricato di avvertire apertamente. 9. Di' loro : Che ve ne pare? Se (questo libro) viene da Dio, e che voi non ci crediate, che un testimonio (un uomo) scelto fra i figli d'Israello (2) attesti che sia conforme (al libro di Mosè) e che ci creda mentre voi lo disprezzate con orgoglio ; dito : Qual sorte meritate voi ? Ma Dio non dirige i malvagi. 10. CI infedeli dicono dei credenti : Se (il Corano) fosse qualche cosa di buono, non sono essi che sarebbero stati i primi ad abbracciarlo (:j). E come non lo prendono per loro guida, dicono che è un'antica menzogna. 11. Prima del Corano, esisteva il libro di Mosè, dato per essere la guida (degli uomini ) e la prova della bontà di Dio. Il Corano lo conferma in lingua araba, affinchè i malvagi siano avvertiti, e affinchè i buoni apprendano novelle felici. 12. Coloro che dicono : Il nostro Signore é Dio, ed agiscono rettamente, quelli saranno esenti da qualunque timore, e non saranno alllitti. (1) Alahkaf vuol dire monticelli ili urenti. Questo nome indica una contraila nel- 1 lladramante in Arabia abiiata dal popolo ili Ad di cui si fa spesso menziono nel Corano. (2) Ciò deve riferirsi ad un ebreo AMalah bm salma che abbracciò l'Islamismo dicendo che trovava la venuta di .Maometto predella da Mosè. (.">! Era il linguaggio dcpli uomini ricchi e distinti Ira gli Arabi, credendo non convenir loro di abbracciare una religione che contava fra i primi suoi proseliti delle persone umili, povero ed oscure.

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