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268 IL CORASO.

41. Il "ionio, in Oli gli uomini sentiranno realmente questo «rido «ifa quello della sortita (dai sepolcri). 6 ! Nir,‘ 12. Noi facciamo vivere e facciamo morire. Siamo il termine d’osmi cosa 43. Il giorno in cui la terra s'aprirà all’istante su dessi. sarà il L-inrn,, i..i radunamento. Ci è Tacile a farlo. ’ gl0rno del •li. Noi sappiamo benissimo ciò che (gl'infedeli) dicono, e tu non nntr*«»; costringerli. F CSU 45. Avverti col Corano quei che temono le mie minacce. CAPITO LO LI. CHE SPARPIGI.IANO (I). Oaio alla Mecca. — fio Verseli!. In nome di Dio clemente e misericordioso. 1. Lo muro per quelle che sparpigliano (2), 2. K che portano un peso, 3. E che corrono con leggierezza (3). 1. E che distribuiscono, 8. Le promesse ( o le minacce ) che vi si facevano sono vere. 6. E il giudizio avrà luogo realmente. 7. Per il cielo traversato da striscio, 8. Voi siete divisi da opinioni. 0. Si volgerà la faccia da colui che si distoglie (dalla vera fede ). 10. Mojano i mentitori; 11. Coloro (i mentitori) che si perdono nella profondità (dol l'ignoranza). 12. Domandano quando verrà il giorno della retribuzione (4). 13. In quel giorno saranno abbruciati al fuoco. l i. Si dirà loro : Subite la pena che affrettavate. 18. Coloro che temono Dio sono in mezzo a giardini, e sorgenti. 16. Godono di ciò che il lor Signore ha dato loro, perchè avevano praticato il bene. 17. Dormivano poco la notte (ne passavano gran parte in orazioni), 18. Ed allo spuntar dell’aurora domandavan perdono delle lor peccata. 19. Nei loro beni v'era una parte per il mendico e per il disgraziato. 20. Vi sono sulla terra dei segni della potenza divina per chi crede fermamente. 21. Ve ne sono in voi stessi : non lo vedete? 22. Il cielo ha di che nudrirvi : possiede ciò che v’è stato promesso. 23. Lo giuro per il Signore del cielo e della terra, è la verità, per parlare il vostro linguaggio. (1) Ved. il versetto 1°. (2) Il testo non porta che il participio femminino: che sparpigliano, che seminano, seminando ; ciò può intendersi tanto delle donne che, dando i figli agli uomini, moltiplicano la loro posterità e la seminano sulla terra, quanto dei venti che dissipano la polve. Se si fa attenzione ai versetti seguenti si è piuttosto portati ad ammettere quest’ultima spiegazione, poiché le parole che portano un peso, che corrono con leggerezza, e distribuiscono, si riferiscono più alle nubi che portano nel loro seno la piogga, e versandola sulla terra fan germogliare le piante. (5) Si può intendere per queste prole le navi che vogano sul mare. (•i) Il giorno della retribuzione e il giorno del giudizio universale.

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