Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
capitolo iii. | 33 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Corano.djvu{{padleft:46|3|0]]101. Non siate come quelli che, dopo essere stati testimonj di segni evidenti, si sono divisi, ed hanno formato dei scismi; essi proveranno un gastigo crudele.
102. Nel giorno della resurrezione vi saranno dei visi bianchi e dei visi negri. Dio dirà ai secondi: Non siete voi che avete creduto, e poi siete divenuti infedeli? Andate al fuoco, prezzo della vostra incredulità.
103. I visi bianchi goderanno della misericordia di Dio eternamente.
104. Ecco i segni di Dio che ti raccontiamo con tutta verità, giacchè Iddio non vuole il male degli uomini.
105. Tutto ciò che è nei cieli ed in terra, gli appartiene, e tutto tornerà a lui.
106. Voi siete il popolo il più bravo della terra; ordinate ciò che è buono, e proibite ciò che è cattivo. Se gli uomini che hanno avuto le Scritture volessero credere sarebbe un bene per loro; ma alcuni credono, e la maggior parte sono perversi.
107. Essi non vi cagioneranno danni die di menoma importanza. Se penseranno a farvi guerra, volgeranno subito le spalle, e non saranno ajutati.
108. Ovunque si arresteranno, l’obbrobio si distenderà come una tenda sulle loro teste se non cercheranno un’alleanza con Dio, o cogli uomini. Si attireranno la collera di Dio, e la miseria si stenderà ancora come una tenda sulle loro teste. Sarà questo il prezzo del loro rifiuto a credere ai segni di Dio, e della morte che davano ingiustamente ai profeti; sarà il premio della lororibellione, e delle loro iniquità.
109. Tutti coloro che hanno avuto le Scritture non si rassomigliano. Vi sono di quelli che hanno il cuore retto; passano le notti intiere a raccontare gl’insegnamenti di Dio, e ad adorarlo.
110. Credono in Dio, ed al giorno ultimo: ordinano il bene, e proibiscono il male; corrono a fare buone opere a gara gli uni cogli altri, e sono virtuosi.
111. Qualunque bene farete non resterà senza ricompensa. Dio conosce quelli che lo temono.
112. Le ricchezze, ed i figli, non saranno di alcuna utilità agl’infedeli presso Dio; essi saranno abbandonati al fuoco eterno, e vi resteranno eternamente.
113. Le elemosine che essi fanno in questo mondo sono come un vento freddo che soffia sulle terre degl’ingiusti, e le distrugge. Non è Dio che li tratterà iniquamente, ma essi sono stati iniqui verso Dio, e verso loro medesimi.
114. O credenti! non formate legami intimi che fra voi; gl’infedeli non mancherebbero di corrompervi; essi desiderano di perdervi. Il loro odio penetra nelle loro parole, ma ciò che nascondono in cuore, è anche peggiore. Ve ne abbiamo fatto già vedere delle prove evidenti, seppur sapete comprendere.
115. Voi gli amate. ed essi non vi amano affatto. Voi credete al libro intiero; quando v’incontrano vi dicono: Noi abbiamo creduto; ma appena vi hanno lasciato si mordono le dita pieni di collera. Di’ loro: Morite nella vostra collera; Dio vi vede il fondo de’ cuori.
116. Se avete del bene ne sono afflitti, se vi accade una disgrazia ne sono pieni di contento; ma se avrete pazienza e timor di Dio, i loro artifizi non potranno nuocervi, poichè Iddio è padrone delle loro azioni.
117. Rammentati del giorno in cui hai lasciata la tua casa fin dal mattino nell’idea di preparare ai fedeli un campo per combattere, e Dio ascoltava, e sapeva tutto.
118. Rammentati del giorno in cui due coorti del vostro esercito si accingevano a fuggire, e che Dio fu il loro protettore. Che i credenti si affidino a Dio!