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64 l'arte dei bambini

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Corrado Ricci, L'arte dei bambini.djvu{{padleft:74|3|0]]lari pei bimbi, raccolte in questi ultimi anni in varie parti d'Italia. Non si troverà in esse una buona che non sia bella, una cattiva che non sia brutta. E l'adiettivo bella ricorre nel titolo di molte fiabe la bella Giovanna, la bella Caterina, la bella Ostessina, la bella Giuditta e la sua figliuola Maria, Fanta Ghirò persona bella, e altre.15 Sempre la più avvenente è la più virtuosa, è la vittima che alla fine trionfa.

I bambini siedono d'intorno al narratore quieti, attenti, con gli occhi spalancati, come se dovessero comprendere per la vista, nè più si curano de' giuochi. Negletti infatti in un angolo della camera i cavallini dalla insensibilità di legno, i soldati dalla tempra metallica e le bambole dalla delicatezza di cera, stanno in una specie di muta contemplazione, quasi aspettando che alcuno sveli la ragione dell'improvviso silenzio!

E il narratore comincia col tradizionale c'era una volta.

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