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SONETTO I.
Va innanzi il corpo, e 'ndietro torna il core,
Anzi restò, che me 'l trasse del petto
Madonna allor che ne disgiunse Amore,
E gli diè di sua man dolce ricetto.
Ma 'l tenace pensier che dentro e fuore
Mi rode e lima, e fa crudele effetto,
Sempre mi segue, e causa un tal dolore,
Che 'n lagrime e sospir' sol ho diletto.
M’ assale anco talor un dubbio strana,
Com' un solo pensier distrugger vaglia
Queste membra ad un tempo, e’l cor lontano.
Ma sento chi mi dice: non ti caglia;
Ben ciò impossibil fora a un corpo umano,
Ma Nume è Amare, ed ei tal apre intaglia.
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