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avvertimento. | 5 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Critica Moderna - Trezza.djvu{{padleft:15|3|0]]del sentimento: al mio paese non ispiacque un libro ribelle ad ogni giogo di scuole e di chiese. Io volli aprire una via alla circolazione intellettuale, volli restaurare in Italia quella critica che si fondasse sopra un concetto scientifico, dimostrare la connessione di tutti i problemi storici, educare nella gioventù il senso moderno, e le mie idee non rimasero inefficaci.
I vecchi archimandriti, chiusi nel loro polipaio medievale, continuarono gli anatemi incruenti; ma i migliori intelletti della gioventù contemporanea mi salutarono come fratello, e da ogni parte dell’Italia mi arrivarono le loro voci che a me parevano il concento dell’avvenire.
Fu questa redenzione degli spiriti che m’infiammò il desiderio, mi consolò nella solitudine, mi sostenne contro la guerra impenitente delle sette, e mi fece tetragono ai colpi d’avversari o ignoranti o perfidi o sciocchi.
Nessuno più di me riconosce i difetti del mio libro, e nessuno è più pronto ad accusar-