Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Cuore infermo.djvu{{padleft:147|3|0]]
PARTE QUARTA
I.
a villa rimane nel folto degli aranci.
Ma gli ultimi rami coperti di fiori odorosi non giungono a celare che i balconi del primo piano. Quelli del secondo piano guardano, liberi, le colline verdi e bianche di agrumi e di olivi, onde si circonda leggiadramente Sorrento. Il grande terrazzo, la piccola torre rotonda che lo signoreggia, il belvedere con cui termina la torre e che sovrasta a tutto, si adergono nel pieno orizzonte e vedono il mare da Capri sino a Castellammare. La villa che giace nella campagna, gode così una doppia delizia: nel pianterreno e nel primo piano la calma perfetta, la penombra fresca e discreta, la sicurezza della solitudine; più su la libertà larghissima della luce, il vivido aere che solleva, la vastità del cielo, le alture popolate di case, i villaggi che digradano alla costa... lontano, le banderuole delle barchette che sbattono al vento marino.