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PARTE SESTA
AMORE.
I.
’un colpo, il passato era scomparso. S’era inabissato senza lasciare traccia. Beatrice e Marcello vivevano in un raggio di sole, circonfusi di luce; un raggio di sole che penetrava nel cuore, portandovi l’ardore, risvegliandovi il tumulto della vita; un raggio di sole che riscaldava ed abbruciava il sangue ricco della gioventù; un raggio di sole che ricercava e carezzava i nervi, dando ad essi sensazioni calde, lucide, fulgide. Chiudevano gli occhi, sorridenti, abbagliati; ma attraverso le palpebre, vedevano sempre quella grande luce giallo-rosea. Non la vedevano solamente: la respiravano nell’aria vivificata, leggera, benefica: ne odoravano il profumo che solleticava l’olfatto; ne sentivano il sapore pungente e delizioso sulle labbra; ne provavano il calore sulla pelle, nei capelli, sulle palme brucianti delle mani. Avevano nel medesimo tempo la