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98 Gabriele d’Annunzio

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III.

Sorgean quindi, nutrite
da ’l padre fiume, vive
selve lungo le rive
e s’aprian ne ’l ciel mite.

Da le sedi native
le ninfe sbigottite
correvano inseguite,
candide fuggitive.

E pe’ i recessi impervi
de i divini soggiorni,
ne ’l silenzio divino,

bramivan come cervi
li egipani, bicorni
iddii da ’l piè caprino.

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