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Sonetti d’Ebe 99

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IV.

La bianca dama il ciglio
con la man, dolcemente,
schermia da la nascente
forza de ’l sol vermiglio

e l’altra man pendente,
simile a un molle giglio,
tenea fuor de ’l naviglio
entro l’acqua corrente.

E nulla era più bello
e leggiadro de l’atto
ch’ella facea, tra i raggi,

cogliendo un ramoscello
o un gran fiore scarlatto
da li argini selvaggi.

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