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IL POMO
Pendono i frutti, maturati a ’l roseo
calor de ’l sole, e tremano:
intatti ancora, poi che ad Ebe l’intima
dolcezza lor consacrano.
Vermigli sono e de ’l lor peso aggravano
i rami e de ’l lor numero;
e tale effluvio spargono aulentissimo
onde mi ride l’anima
tutta e ne ’l capo assai giocondi nasconmi
pensieri e vaghe imagini
di amore si che in vero tutta ridemi,
come ne ’l vino, l’anima.
Sopraggiunge ne li orti Ebe, con subita
gioia; e ridendo gridami:
— O tu, o tu che siedi sotto l’albero
de ’l pomo, un frutto coglimi! -
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