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Donne | 217 |
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II.
1.
Io ricordo, Atenài. Lungo il sentiere
de’ pioppi bianchi e de le tamerici,
maga possente contro i maleficj,
guida voi foste a ’l debil cavaliere.
Ilare, accanto a voi, senza temere,
io respirava l’aure innovatrici:
mi battean ratte ne le cicatrici
l’onde de ’l sangue tiepide e leggere.
Or co ’l vento giungean quasi a riviere
i profumi da l’ultime pendici;
e, sentendosi il vento a le narici,
i cavalli fremevan di piacere.
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