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Donne 227

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III.

Più chiara su ’l palazzo Lorenzana
la Luna risplendea, Donna Francesca,
quella vostra beltà raffaellesca
guardando con dolcezza quasi umana.

La lontana di Giacomo, a la fresca
serenità, con voce roca e piana
mettea parole, come una fontana
magica de l’età cavalleresca.

Scintillavano l’acque; le figure
prendean vive attitudini, a l’albore
danzando in tondo con rapide fughe.

Per tale ausilio, al fin le vostre pure
labbra io baciai; così vinsevi amore...
Oh fontanella delle Tartarughe!

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