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238 Gabriele d’Annunzio

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Gesù che, fatto carne, arse d’amore
vedendo un giorno in su la via fiorita
la Magdalena, e lei pregò d’amore
e me condusse a questa dolce vita!»

Tali cose ammonia, tra la comune
giocondità de ’l vino, in su la chiara
mensa. E le perle de la sua tiara
splendeano vagamente come lune.

Il cenacolo avea forma di lira.
Quattro colombe d’or con ali tese,
in alto, tra le frange di Palmira,
a invisibili fili eran sospese.

Due dromedari, avendo in su la schiena,
otri forati ed una campanella
di fino argento sotto la mascella,
spargean su’ marmi essenza di verbena.

In torno, i domitori-di-cavalli
efebi, sollevando in tra le mani
vasi che rendean suon come timballi,
beveano salutando Eleabani.

Bevean, coperti di carbonchi, in torno
satrapi enormi da la barba d’oro
il chalibon, rarissimo tesoro,
in un corno sottil di liocorno.

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